La Stampa, Asti 3/2/2024


La Stampa - Asti, 31/01/2024


20 Dicembre 2023 - Consegna dell'onorificenza di Cavaliere “Al Merito della Repubblica Italiana” conferita nella casa della Prefettura di Asti.





La Stampa (Asti), 8 febbraio 2023






FILIPPO PINSOGLIO:  “PINOCCHIO UNO DI NOI”.

Cherasco (CN) Chiesa di San Gregorio - Dal 2 al 24 luglio 2022

A Cherasco la Coloratissima Mostra del Maestro del Palio di Asti 2021



La Stampa, 03/09/2021


La Stampa, 20/08/2021

La Stampa, 17/08/2021






Da oggi, sabato 22 agosto 2020, i personaggi della tradizione popolare, divenuti poi protagonisti del carnevale, così come li ha immaginati Pinsoglio sono riuniti nella mostra allestita nella chiesetta di Sant’Anna a Castiglione Falletto (CN). Grazie al pennello di Pinsoglio le maschere diventano figure animate in una interpretazione caricaturale e irriverente.

La personale resterà aperta fino al 13 settembre, il sabato e la domenica dalle 11 alle 17.

Per informazioni e appuntamenti: 366/15.65.872 oppure club@art-wine.eu.


 E' ARRIVATO AD ASTI IL PINOCCHIO PIÙ BELLO DI TUTTA LA STORIA DELL'ARTE
Info: www.art-wine.eu


Biografia

Filippo Pinsoglio è nato a Moncalieri (TO) il 23 gennaio 1956.
Attualmente vive e lavora ad Asti.
Ha praticato sin dalla giovane età le gallerie e le botteghe d'arte di maestri dedicandosi alla pittura ed alle arti figurative.
Frequentando in seguito la Scuola Tecnica San Carlo di Torino ha conseguito il diploma di Doratura e Laccatura.
Ha esposto in mostre personali e collettive in diverse città, fra cui Torino, Alessandria, Asti, Mantova, ottenendo riconoscimenti significativi.
E' iscritto alla "Società Promotrice delle Belle Arti in Torino" fondata nel 1842 e alla "Società Promotrice delle Belle Arti di Asti"; è consigliere della stessa e membro della Commissione Artistica.

Pensiero

Filippo Pinsoglio concretizza oggi quello che è la sua visione artistica: - L'unico limite dell'artista è la sua capacità di pensiero e cioè, se si riesce a immaginare un sogno è possibile realizzarlo. La difficoltà è quella di raccontare il sogno trasformandolo ogni volta in una storia nuova.
Pensi all'artista e subito immagini mille difficoltà per far conoscere e apprezzare il suo talento: - No, per me non è stato difficile incominciare perché il momento era favorevole. Per noi artisti lo spazio si e ampliato, tanto che grazie a questo nuovo slancio creativo, favorito anche dall'evoluzione sociale, ha portato a una vera e propria rivoluzione dell'arte contemporanea -.
Nei metodi espressivi e figurativi è importante dare spazio a queste voci. - Ho cominciato ad esprimermi senza sapere cosa potevo diventare, spinto solo dal desiderio di essere il più sincero possibile, di essere fino in fondo me stesso con i miei problemi e le mie fisime ecologiche, per reagire con ciò che so fare.
L'azienda ecologica in cui lavoro e la raccolta differenziata che faccio ogni giorno fanno parte della mia cultura.
Si può vivere d'arte? - Certo, con molte rinunce. Continuo a lavorare per avere una sicurezza economica ma anche come scelta personale per stare vicino alla realtà e soprattutto per non chiudermi in un circolo vizioso.
L'arte è una vocazione quindi quasi tutto è finalizzato alla realizzazione dell'opera. Ma oggi l'artista deve essere mobile, andare là dove c'è più disponibilità e attenzione, non stancasi mai, avere il coraggio di mettersi in gioco e quindi deve vivere. - Tra i momenti più emozionanti della mia vita, non scorderò il mio matrimonio e la nascita di Martina, mia figlia: uno dei più importanti progetti che si è materializzato nel mio sogno. A mia figlia darò questo consiglio: - Segui le tue passioni, cerca di realizzare i tuoi sogni e non stancarti mai. Io sono stato fortunato a coltivare questa grande passione per l'arte che tanto mi ha dato pur manifestando mille sfaccettature.
Siate sempre alla ricerca e mai sazi del vostro sapere.



"...E allora via libera alla fantasia, all'immaginazione, ad un modo meno realistico ma più coinvolgente di dipingere; per trovare nuovi impulsi, nuova voglia di stare davanti al cavalletto. Partendo da zero, facendo tabula rasa col passato, sino al punto da prepararsi da solo tele e cornici, e poi scegliendosi nuovi soggetti e nuovi modi pittorici".
(Prof. Aldo Gamba - Critico d'Arte)